Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
PRESIDENZA ITALIANA DELL’UNIONE EUROPEA
(1 LUGLIO – 31 DICEMBRE 2003)
Orientamenti e priorità nel settore della ricerca
PREMESSA
L’investimento nella conoscenza per incrementare la competitività e l’occupazione costituisce uno
degli impegni più ambiziosi e decisivi dell’Unione Europea.
L’Europa, pur vantando una posizione di primo piano nella ricerca in molti settori scientifici,
non dispone tuttavia di un sistema ricerca in grado di attrarre un numero sufficiente di investimenti
produttivi e di risorse umane qualificate, sia dal suo interno che dal resto del mondo.
Con la creazione dello Spazio Europeo della Ricerca e dell’Innovazione si è inteso aprire una nuova fase,
fornendo ulteriore impulso al processo di integrazione comunitaria, per rispondere adeguatamente
all’obiettivo ambizioso, sollecitato nel Consiglio Europeo di Lisbona del 2000 di una Unione Europea
al vertice della competitività internazionale.
I recenti Consigli Europei hanno offerto un ventaglio interessante, di indicazioni, utili allo
sviluppo di una politica integrata nel settore della Ricerca e dell’Innovazione: la creazione di nuove
reti di eccellenza, la crescita degli investimenti nelle risorse umane, la promozione della mobilità,
una più stretta connessione tra scienza e mercato.
La portata impegnativa di simili azioni richiede, tuttavia, l’avvio di riflessioni anche sul piano
giuridico-istituzionale, al fine di elaborare un quadro giuridico organico, che possa rintracciare
nell’assetto dei Trattati una evidenza coerente con le scelte adottate in altri settori come quelli
della politica agricola e monetaria.
L’avanzato ed irreversibile processo di allargamento, inoltre deve realizzare una preziosa opportunità nel
cogliere il valore dell’estensione geopolitica in atto e del conseguente pluralismo culturale indotto.
Un sistema di ricerca “multicentrico”, alimentato dai contributi differenziati nelle tematiche, nelle
competenze disciplinari, nei processi di accumulo di conoscenze e di relativa valorizzazione, può trovare
favorevole attuazione anche di fronte al traguardo dell’integrazione.
Sulla base di tale premessa è stato tracciato il quadro tematico, appartenente alla Presidenza italiana.
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The Italian Ministry for Education, Universities and Research
ITALIAN PRESIDENCY OF THE EUROPEAN UNION
(1 JULY – 31 DECEMBER 2003)
Orientations and priorities in the research sector
PREMISE
Investment in knowledge with the purpose of increasing competitiveness and employment is one of the most
ambitious and decisive commitments of the European Union.
While it can claim to have attained a prestigious level in many sectors of scientific research, Europe
however does not have a research system available capable of attracting a sufficient number of productive
investments and qualified human resources, both from within its borders and from the rest of the world.
With the creation of the European Space of Research and Innovation it was intended that a new phase should
be initiated, providing further stimulus to the process of Community integration in order to ensure adequate
response for the ambitious objective of working towards a European Union leading international competition,
as solicited in the Lisbon European Council in the year 2000.
Recent European Councils have offered an interesting range of indications useful for the development of an
integrated policy in the sector of Research and Innovation: the creation of new networks of excellence, the
growth of investment in human resources, the promotion of mobility and a closer connection between science
and the market.
The weighty scope of such action however requires proposing reflection also at the juridical-institutional
level in order to allow for elaboration of an organic juridical framework which can identify in the
configuration of the Treaties evidence coherent with choices made in other sectors such as those of
agricultural and monetary policies.
Moreover, the advanced and irreversible process of enlargement must take advantage and comprehend the
value of the precious opportunity offered by the geo-political extension in progress and the cultural
pluralism induced as a consequence.
A ‘multi-centric’ system of research, nurtured by contributions
differentiated by thematic content, by fields of specific competencies and by the processes of the
accumulation of knowledge and of its corresponding exploitation can be favourably implemented also
in relation to the goal of integration.
The thematic framework of the Italian Presidency has been determined on the basis of this premise.
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